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L'ultimo treno della notte


di Membro VIP di Annunci69.it MoroLecce
25.09.2024    |    89    |    1 9.2
"Il respiro del marito si fece affannoso, i suoi colpi sempre più decisi..."
Era la fine degli anni '90, e Sandro stava viaggiando su un treno espresso notturno diretto a Milano. I vecchi treni con scompartimenti da sei posti erano il modo più economico e avventuroso per attraversare l’Italia. Lo scompartimento era piccolo, ma offriva una parvenza di privacy grazie alla porta a vetri con tendina marrone, tirata per non essere disturbati.

Con lui nello scompartimento viaggiava una coppia sulla quarantina. La moglie era fastidiosa, sempre lamentosa, richiedeva continue attenzioni dal marito, un uomo paziente e premuroso che cercava in tutti i modi di accontentarla. Alla fine, però, la stanchezza prevalse, e la donna si addormentò profondamente, sdraiata accanto a suo marito, vicino al finestrino. Il suo russare pesante riempiva lo spazio ristretto, confermando che era completamente inconsapevole di ciò che stava accadendo intorno a lei.

Sandro decise di approfittare del momento di calma. Stese i sedili per formare un letto improvvisato sul lato opposto, accanto alla porta. Il marito fece lo stesso, occupando i sedili centrali, lasciando la moglie immersa nel sonno sul lato vicino al finestrino. Concordarono di spegnere la luce e chiudere la tenda per avere un po' di oscurità e, forse, riposare.

Mentre si sistemavano per la notte, i due uomini si sdraiarono uno accanto all’altro, inizialmente di schiena. Il treno scorreva nel buio della campagna italiana, e il ritmo costante dei binari cullava il silenzio. Sandro stava quasi per addormentarsi quando sentì il marito muoversi dietro di lui. In un attimo, l’uomo si era girato, spingendo il suo corpo contro quello di Sandro.

Il respiro di Sandro si fece più corto. Sentiva chiaramente il pene del marito, ancora nei jeans, premuto contro il suo culo. Sandro, che indossava solo una tuta senza mutande, avvertì la forma dura e calda del membro dell’uomo spingere contro di lui. Restò immobile per un attimo, chiedendosi cosa sarebbe successo. Il russare regolare della moglie riempiva ancora l’aria, mentre l’intimità tra loro due si faceva sempre più palpabile.

Sandro iniziò a muovere leggermente il bacino, premendo il suo culo contro il pacco dell’uomo. Sentì subito la reazione: il pene del marito si gonfiava rapidamente, pulsando contro di lui. Dopo un momento di esitazione, sentì la mano dell’uomo posarsi sul suo fianco, con una presa sicura e decisa. Era chiaro che anche lui stava cedendo al desiderio.

Sandro, eccitato dalla situazione proibita, abbassò lentamente i pantaloni della tuta, lasciando scoperto il suo culo nudo. Sentì l’aria fresca della notte accarezzare la sua pelle esposta, mentre l’uomo, dietro di lui, faceva scorrere la mano lungo il suo fianco, prendendo coraggio. Con movimenti veloci e decisi, il marito sbottonò i suoi jeans, slacciò la cintura e tirò fuori il suo membro, grosso e rigido.

Sandro non poteva trattenere il desiderio. Afferrò il cazzo dell’uomo, sentendolo spesso e duro tra le mani, e lo guidò verso il suo culo. L’uomo spinse con decisione, e la punta del suo membro scivolò tra le natiche di Sandro, fermandosi contro l'ano, pronto a penetrare.

Con un respiro profondo, l’uomo fece pressione e il suo cazzo iniziò a scivolare lentamente dentro Sandro. Il calore del pene che entrava nel suo corpo lo fece sussultare, ma non c’era spazio per la paura. Il piacere fu immediato e avvolgente. Ogni centimetro che l’uomo spingeva dentro di lui era una nuova onda di eccitazione. L’uomo non si fermò finché non fu completamente dentro, e Sandro trattenne il respiro mentre sentiva il cazzo pulsare dentro di sé.

L’uomo si mosse con lentezza all'inizio, godendo della sensazione di strettezza che lo avvolgeva, ma presto il ritmo diventò più urgente. Con spinte decise e vigorose, cominciò a scopare Sandro, con un’intensità che cresceva a ogni affondo. Le loro pelvi si incontravano con forza, i movimenti diventavano sempre più rapidi e profondi, e ogni colpo faceva sussultare Sandro, che cercava di trattenere i gemiti per non svegliare la moglie addormentata accanto a loro.

Il calore del corpo dell’uomo contro il suo, la sensazione di essere riempito fino in fondo, e il pericolo di essere scoperti rendeva l’intero atto ancora più eccitante. Il respiro del marito si fece affannoso, i suoi colpi sempre più decisi. Il treno continuava a scorrere nel buio, ma nel piccolo scompartimento il tempo sembrava essersi fermato.

Con un ultimo gemito soffocato, l'uomo venne dentro Sandro. Sentì il calore del suo seme riempirlo, ogni spasmo del cazzo pulsare profondamente dentro di lui. Sandro si morse il labbro per non fare rumore, godendo dell’intensità del momento. L’uomo rimase immobile per un attimo, con il corpo ancora teso, prima di tirarsi lentamente indietro, lasciando che il suo cazzo scivolasse fuori.

Sandro si alzò con cautela, si ricompose, facendo attenzione a non svegliare la moglie, che continuava a russare, completamente ignara di ciò che era appena successo a pochi centimetri da lei. Senza fare rumore, uscì dallo scompartimento e si diresse verso il bagno per pulirsi.

Quando tornò, però, l’atmosfera era cambiata. Il marito era seduto, rigido e serio, con un’espressione austera e preoccupata. Non c’era più traccia del piacere di pochi minuti prima. Sembrava quasi pentito o preoccupato che qualcosa potesse andare storto. Sandro capì subito che era meglio non restare. Senza dire una parola, afferrò la sua valigia e uscì dal compartimento, lasciando dietro di sé la coppia e un’esperienza che non avrebbe dimenticato.

Mentre si spostava in un altro scompartimento vuoto, un sorriso soddisfatto si allargò sul suo viso. Era stato un incontro inatteso, ma decisamente piacevole.

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